di Marco Alviti

Cosa fa un Pedagogista?
Definire la Consulenza Pedagogica non è facile. I Pedagogisti stessi si confrontano su di essa, per delinearne le caratteristiche e distinguerla da altre tipologie di consulenza.
Uno degli aspetti che probabilmente rendono difficoltosa la sua definizione consiste nel fatto che la Pedagogia, nei secoli, è stata considerata talvolta come disciplina a tutti gli effetti, con una sua autonomia specifica, altre volte, invece, come branca di discipline differenti (soprattutto della filosofia).
Anche il Pedagogista è un professionista poco conosciuto: comunemente si pensa che si occupi dell’educazione dei bambini, associando il suo lavoro a quello che svolge un educatore per l’infanzia.
Il Pedagogista, in realtà, è uno specialista dell’educazione e della formazione applicate a tutte le fasi della vita, dall’infanzia all’età adulta. Studia l’apprendimento della persona per tutto il ciclo di vita. Può lavorare in servizi dedicati a bambini, ragazzi, persone con disabilità, ma anche in scuole, carceri, servizi per homeless, tossicodipendenti, centri anti-violenza, ecc.
Come libero professionista può proporre percorsi di formazione e supervisione a servizi, oppure supportare individui in un lavoro su se stessi, che consenta di affrontare “nodi” o aumentare la consapevolezza di sé.
Cos’è la Clinica della Formazione?
La Pedagogia ha al proprio interno diversi approcci disciplinari, ispirati da specifiche visioni della formazione. Uno di questi approcci è chiamato “Clinica della Formazione”, nato negli anni Ottanta del Novecento dal pensiero di Riccardo Massa, Filosofo e Pedagogista.
La Clinica della Formazione è un approccio innovativo, che cambia il modo di fare e pensare l’educazione, innanzitutto sottolineando l’indissolubilità del legame fra teoria e pratica educativa, un legame circolare che vede l’una e l’altra alimentarsi e mettersi in discussione vicendevolmente.
Secondo questo approccio, dunque, non esiste il “fare” educativo senza la teoria e la teoria deve essere costruita partendo dall’analisi della pratica.
La “clinica” deve infatti il proprio nome proprio a questo studio dei processi formativi calato sulla pratica: “clinica” deriva dal greco “klino”, che significa “mi chino”, e “klinè”, “letto”, richiamando il movimento del medico che “si china” sul letto del paziente per analizzare la situazione nei suoi aspetti costitutivi e coglierne anche i dettagli e le peculiarità.
Un altro elemento fondamentale che caratterizza la Clinica della Formazione è costituito da alcuni “stratagemmi”, chiamati “deissi”, che consentono di far emergere e analizzare caratteristiche della persona e del contesto educativo di riferimento, che altrimenti rimarrebbero latenti. Le tipologie di deissi sono tre, quella interna, che porta a narrare qualcosa dell’esperienza personale, quella esterna, che parte dal confronto con l’esperienza altrui e quella simbolico-proiettiva, che consiste in “cose” (oggetti o altro) sulle quali proiettiamo delle parti di noi e che consente di far emergere pensieri, ansie, paure, emozioni, desideri, ecc.
Un ultimo termine fondamentale nella Clinica della Formazione è “dispositivo”, con il quale si indica l’insieme di spazi e tempi, dimensione corporea e materiale e aspetti simbolici che strutturano e danno significato all’esperienza e condizionano la persona nel modo di pensare e di agire.
Cos’è la Consulenza Pedagogica?
Come dicevamo prima, ci sono diversi approcci pedagogici e dunque diversi “modi” di fare consulenza pedagogica.
Nell’ambito della Clinica della Formazione, possiamo definire la consulenza agli individui o a coppie/gruppi come percorso di riflessione e rielaborazione dell’esperienza, che viene affrontato attraverso strumenti e stratagemmi specifici. Questo percorso conduce le persone ad un maggiore livello di consapevolezza di sé e della realtà che vivono.
La forza della Consulenza Pedagogica, attuata con queste modalità, consiste nel fatto di concentrarsi su un processo, mentre i “contenuti” rimangono un elemento imprescindibile della singola persona.
In questa forma di consulenza è l’individuo a “tenere le redini” del proprio percorso personale e formativo, mentre il consulente supporta nel percorso di analisi e nell’acquisizione di consapevolezza.
Se vuoi approfondire l’argomento, vedi anche:
https://www.centrostudiriccardomassa.it per la figura di Riccardo Massa e il lavoro del Centro Studi a lui intitolato.
Massa R. (a cura di), La clinica della formazione. Un’esperienza di ricerca, FrancoAngeli, Milano, 2005, per conoscere meglio la Clinica della Formazione.
Mariani A. (a cura di), Scienze dell’educazione: intorno a un paradigma. Riflessioni critiche e percorsi interpretativi, Pensa, Lecce, 2005, per approfondire il dibattito interno al mondo accademico sull’identità della Pedagogia.